venerdì 17 ottobre 2014

ORIGINE E PRODUZIONE DELLA PATATA




La patata, pianta erbacea della famiglia “solanaceae”, è originaria dell’america meridionale, più precisamente della regione delle ande, dove era coltivata nel periodo precolombiano, probabilmente duemila e più anni prima della conquista (come dimostra l’arte indigena), nonostante che varie specie di “solanum” da tubero fossero presenti anche in america settentrionale. Dall’ america meridionale la patata arriva in europa soltanto alcuni decenni dopo la sua scoperta e con ogni probabilità solo dopo aver raggiunto un porto dell’atlantico via terra o via fiume. Al riguardo si ipotizza che le patate dei campi della colombia, attorno a bogotà, attraverso il fiume magdalena, giungessero al porto di cartagena e da qui continuassero il loro viaggio verso l’europa, dove inizialmente approdarono in spagna, a siviglia, tra il 1560 e il 1564, per poi passare nel portogallo (1575 circa) e quindi a madrid alla fine del secolo. In italia, importata dalla spagna, la patata arriva nel 1564-1565 ed è presente negli orti botanici di padova e di verona, rispettivamente nel 1591 e nel 1608. La storia della patata in italia, analogamente a quanto è avvenuto nel resto dell’europa, si svolge sul duplice piano degli orti botanici da una parte e delle coltivazioni negli orti domestici e nei campi dall’altra. Due piani con impostazioni culturali ben diverse. Negli orti botanici le piante e tra queste la patata, sono accolte e considerate soprattutto per le loro proprietà, in una concezione scientifica che non trascura gli aspetti medici. La coltivazione della patata negli orti delle ville di campagna avviene da parte di un ceto urbano intellettuale, soprattutto dalla fine del settecento. Importante per la diffusione della patata è anche l’opera dei carmelitani scalzi e dei certosini, che la impiegarono come alimento negli ospizi e negli ospedali. In tutta europa, però, per quasi due secoli, venne considerata per lo più una curiosità botanica o una pianta d’appartamento.

PRODUZIONE 

Nell’ambito dell’ortofrutta le patate ormai sono considerate un alimento primario, sempre più importante in tutto il mondo: il motivo deriva dal fatto che le patate contengono elementi nutrizionali importanti per la nostra salute, come le fibre, il ferro, il potassio e le vitamine B e C. Esse inoltre non contengono grasso, hanno poche calorie ed un sapore invitante. Consapevoli dell’enorme potenziale che ha la patata nella lotta alla fame nel mondo e nell’aiuto alla povertà, persino le Nazioni Unite proclamarono il 2008 come anno internazionale della patata.
Il previsto calo delle risorse idriche nei decenni a venire pone la produzione di patate e il distributore di patate in una posizione più vantaggiosa rispetto ad altre principali colture alimentari in termini di produzione di materia secca, proteine ed energia, alimentando il commercio della patata in tutto il mondo.Presente in coltura fino al 70° di latitudine nord e ad altitudini anche superiori ai 1.500 metri, la patata interessa un vastissimo areale geografico. Grazie alle numerose qualità specifiche, le patate possono crescere bene nelle più svariate condizioni climatiche in tutto il mondo; la pianta della patata è infatti caratterizzata da una buona adattabilità al clima ed all’habitat in cui si trova: si può pertanto produrre e coltivare la patata in aeree e latitudini anche molto diverse, variando solamente il periodo ed il metodo di coltivazione della varietà specifica di patata. Solitamente, ai fini della coltivazione della patata, le temperature ottimali si aggirano tra i 15° e i 20° C, a seconda delle fasi fenologiche.La patata è a pieno titolo nel mercato ortofrutticolo mondiale, e grande rilevanza per la produzione e la distribuzione di patate, oltre all’Italia ed all’Europa, dove sono investiti a patata oltre 6 milioni di ettari, rivestono in particolare l’Asia (con 5,5 milioni di ettari coltivati) e il Sud America (con 1 milione di ettari coltivati).


La produzione di patate ed il commercio di patate nel mondo risulta di poco inferiore ai 300 milioni di tonnellate. I principali produttori e distributori di patate sono Russia, Polonia, Cina, Germania, Stati Uniti, India ed Olanda. In Italia la produzione annua di patate comuni si aggira attorno ad 1.500.000 tonnellate, ottenute su una superficie di circa 60.000 ettari. Il 45% dell'intera produzione di patate proviene da tre sole regioni, tra cui la Campania (22%), l’Emilia-Romagna (12%) e l’Abruzzo (11%). Altre aree importanti per questa coltura si trovano in Lazio, Veneto e Calabria.


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